La mattina
l'allarme era su i campanili
e la notte
indicava loro la via
per l'estirpazione.
C'erano boati,
e nessun uomo
invocava la fuga
al richiamo dei mortai
percossi come martelli
sull'eco di qualche
piccolo urlo
equivocato,
come un miagolio
tra due incroci di una strada.
Chi era in fila
aveva la benda
e veniva chiamato
a crollare come macerie
su le proprie gambe
nei cortili dei corvi
che spinti dalla fame
ne presero i resti,
gli diedero fuoco
e li nascosero
tra le mani delle bambine
con la voce dei loro padri,
al seguito.