pesa il grigiore dell'inverno
s'inarcano le spalle
dello spirito sotto il suo carico
e il cuore geme melanconico
nei giorni muti e squallidi.
Con la stessa noiosa insistenza
di un bimbo capriccioso
che pesta i piedi
per ottenere un nuovo gioco,
così tu, inverno,
entri in ogni
angolo del mio corpo,
deprimendomi.
Malata di tristezza
mio sicuro riparo
al tuo intenso gelo
è il ripensare agli assolati giorni
e pur se vuoi apparir gentile
incendiandomi con qualche
raggio del tuo freddo sole,
nel vano tentativo
di far concorrenza all'estate
trovi la mia ostilità,
e sconfitto affretti il tuo cammino
verso la fine