Acqua dal cielo,
acqua dagli occhi.
Acqua davanti a me,
piccolo lago che avvolge la pioggia
ma chi accoglierà il mio dolore?
Non guardatemi,
questa stranezza è la vostra natura,
non badate a me
voi che nascondete le lacrime sotto false risate
o le affogate
la sera, seduti sotto le stelle
tra le luci di una strada.
Quel raggio di sole che buca il coperto
fa brillare tutta quest'acqua
di una luce più intensa
di quella di un giorno sereno.
Illumina le gocce
con la promessa
di asciugare quelle che scorrono sul mio viso.
Non voltatevi,
non badate a me
perchè anche io sono acqua
e come lei trasparente.
Non fermatevi
quello che vedete sul mio viso
è solo acqua,
l'acqua del dolore