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Ai minatori di Marcinelle
Abbracciati a quel lavoro
tutto sudore e respiri
fumanti di affanno e sacrificio
ci scorgevamo
e a considerarci ci addestrammo
figli del mantello del buio;
la vita
quando il pane che puoi addentare
e fare gustare a chi il destino
ti concesse di chiamare vero amore
nasce dalle viscere della terra
è sempre arrampicarsi
più in alto dei fendenti traditori del dolore
è quello scoprire
di avere appreso a volare
senza mai poter donare ai proprii occhi
il conforto etereo
della volta del cielo;
non ci parlava
o forse ci parlava benissimo
la ragnatela insanguinata
di una morte che non urla il proprio nome
sulla pelle di chi imprigiona;
le nostre labbra
scintillavano fiere
dinanzi all'odore stritolante
di carbon fossile
e di un impenetrabile chiuso;
l'8 Agosto 1956
tutti ci chiamò a raccolta
in una riunione fumante
di acre fuliggine
più le nostre fatiche
e i nostri respiri affannosi
non ci sarebbero appartenuti
nel tragico, definitivo danzare
di un'ingovernabile sfera di fuoco;
il carbon fossile
aveva firmato per sempre
la lettera con cui accettava di tradirci
quel concederci la salita verso il cielo
senza che ci capacitassimo
di poterlo toccare e gustare
vite assurdamente strappate
a un lembo di miniera silenziosa;
il bianco rosso verde
vessillo che schiaffeggiava
un vento ribelle
e custodiva la voce di valorosi immigrati
si piegò su 136 anime
ormai consegnate al nulla;
italiani, sì,
che nell'avvolgente terra belga
ritrovarono quella dama della speranza
che li aveva salutati dalla stazione
da cui erano partiti
ma ne smarrirono la scia.
Una luce sale tremebonda
da un frammento di luna
riflesso sul luogo che vide la morte
ma non la potè frenare;
"nascemmo minatori, e minatori morimmo
non pensateci ossa o cenere
saremo sempre la voce
che non si è impigliata
nella tristezza di non vedere le stelle
ma si è resa
voce inestirpabile
di lavoro e sudore
voce di autentico amore".
guardate negli occhi
chi ci volle bene e non ci vide tornare
dopo essere vissuti da uomini,
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- Una dedica più che dovuta Splendida Cristiano... La Tragedia di Marcinelle... leggendola mi ha provocato un "tourbillon" di sensazioni... ho ripensato al cantante Adamo... a Miniera dei New Trolls.. al libro per me un capolavoro di Emile Zola..."Germinal" romanzo storia della vita dei minatori... dei loro scioperi di protesta.. dove forse apparve il primo anarchico nella storia della letteratura francese... romanzo in un certo senso premonizione... precedette di 20 anni.. un'altra tragedia quella di Courrières dove morirono più di mille minatori...
- MOLTO BELLA, MI HA FATTO RICORDARE MIO NONNO, MINATORE, BRAVO

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