Se preghino o scrivano
dei poeti non si sa
da quale stagione altera
si siano messi a scavare
la radice del proprio casato
Non si sa dei poeti il confine
ne del bambino
che gioca per strada
l'arco didascalico d'una primavera
per farsi rimpiangere tra i fiori
si disperdono in seno all'autunno
pur di sentire nel loro nome
il grido dai quattro venti
in loro ci disperdemmo
ben volentieri.