Lettera di un soldato dell'esercito tedesco durante l'assedio di Stalingrado
La mia vita non è cambiata affatto,
è adesso come quando avevo dieci anni,
benedetto dalle stelle, maledetto dagli uomini.
Non avevo amici, e tu sai perchè
non volevano sapere niente di me.
Ero felice quando potevo sedere
e guardare con il telescopio
verso il cielo nel mondo delle stelle;
felice come un bambino che può
permettersi di giocare con le costellazioni.
Tu sei stata la mia migliore amica, Monica.
Sì, hai letto bene, sei stata.
Il momento è troppo serio per fare battute.
Questa lettera, amore mio,
ti raggiungerà solo tra due settimane.
Hai lettoi sui giornali quello che sta accadendo qui.
Non pensare molto a quello che leggi,
perché in realtà qui finirà in un modo diverso.
Lascia che gli altri si preoccupino del "film dei fatti."
Che cosa sono per te o per me?
Ho sempre pensato in anni luce,
ma sentivo in pochi secondi.
Qui ho un sacco di lavoro
da fare con il tempo.
Siamo in quattro,
e se le cose vanno avanti come ora,
possiamo considerarci fortunati.
Quello che facciamo è molto semplice.
Il nostro compito è quello
di misurare la temperatura e l'umidità,
controllare la visibilità e le nuvole.
Se qualche burocrate leggesse
quello che scrivo mi sanzionerebbe
per una flagrante violazione della sicurezza militare.
Monica, che cosa è la nostra vita
rispetto a molti milioni di anni del cielo stellato?.
In questa notte bellissima,
Andromeda e Pegasus sono appena sopra la mia testa.
Le guardo a lungo,
sempre desideroso di cercarle.
La mia pace e la felicità la devo alle stelle,
fra loro tu sei la più bella, per me.
Le stelle sono eterni, ma la vita di un uomo
è come un soffio di sabbia nell'universo.
Tutti intorno a me crolla,
muore un intero esercito,
che brucia giorno e notte...
e quattro uomini sono impegnati
con i report giornalieri
sulla temperatura e sui banchi di nuvole.
Non so molto della guerra.
Ma nessun essere umano è morto per mano mia.
Non ho mai sparato un colpo con la mia pistola.
Ma so una cosa: ai russi questo non interessa.
Mi sarebbe piaciuto ammirare
le stelle qualche decennio in più,
ma ora nulla sembra andare in questa direzione.