Se la Sapienza avesse bisogno
di un contatto costante
con Dio
per indirizzare
le preghiere verso
pensieri trattenuti
forse non basterebbe una vita
a cercare quell'Amore
che è diventato un giardino
di alberi piantati insieme
Se la Sapienza fosse una canzone
da cantare verso i monti
senza temere il peso
di una voce
ascoltata una sola volta
e mai dimenticata
Le rocce millenarie
ci presterebbero alcuni dei loro anni
e le loro rughe asciutte
per farci trovare
quel fiume scomparso
in giorni ormai lontani
Ed io potrei rivederti
oltre i fiori di pesco
quale fanciulla
che si avvicina
e non vuole lasciare la festa
Una preghiera ben indirizzata
è sempre un incontro
dove la sapienza
festeggia l'amore
e dove si sente
solo un rumore lieve
di remi
sul fiume.