Frastuono di vento, sordo e leggero,
la brezza di spiagge ristora il mio cuore,
afflitto da nebbia e da triste pensiero
non trovo sentiero percorso d'amore.
Anima spenta, cristallizzata,
colori sbiaditi e rumore di passi,
non vedo la fonte, sol piccoli sassi
o' furia di Borea che a me l'hai celata.
Mi stendo e riposo sul letto rovente,
la sabbia arde e brucia la schiena,
fuori fa freddo e il gelo incatena
sospiri velati dal freddo pungente.
Poi la tua mano percorre i miei brividi,
non sento più freddo, si spegne il dolore,
fiamma che bruci e lenisci quei lividi,
c'ancor più di prima straziavano il cuore.
Orsù , mia Amata, scocca la freccia
che il petto si laceri ancor prima
esposto, indifeso, attendo la breccia
del dardo scoccato da mano divina.
Non esiste dolore, rancore non provo.
Ed in petto una fitta...
è con te, amor mio, che l'amore ritrovo.