Ho sognato di te stanotte.
Spargevi violette e fiori di campo per la strada
per colmare la voragine di anni e di luoghi che ci separa.
Sul tuo viso l'accenno di un sorriso
rendeva ancor più bello il rosa intenso della pelle
e il rosso fuoco delle labbra;
il tuo incedere aveva la grazia felina
di una tigre selvaggia e fiera,
e i tuoi capelli al vento sembravano
il volo di mille farfalle variopinte.
Ti ho seguita in silenzio,
senza far rumore,
per non rovinare l'incanto
del tuo viaggio.
E quando gli ultimi bagliori del sole
cedevano il passo alle ombre della sera,
ti sei fermata sulla sponda di un fiume,
il tuo vestito è finito sull'erba bagnata
e sei scivolata in acqua con la grazia di una dea.
Ti ho raggiunta portando con me
una corona di mirto e alloro,
ho cinto i tuoi capelli e ti ho baciata.
Ti ho amata così, entrando in te
con l'acqua limpida che scorreva,
ti sei stretta a me con le gambe intrecciate,
mentre io ti sussurravo dolci parole.
Siamo usciti, non ancora sazi dei nostri corpi,
e l'erba umida è stata il giaciglio del nostro amore.
Finalmente avevo il tuo corpo,
finalmente ti sentivo mia,
mentre l'estasi d'amore scuoteva
i nostri corpi senza freni.
Sogno, realtà, finzione, gioco,
non conta niente tutto questo,
l'importante è amare come io ti amo.