Quel ciliegio di cui godevo tanto,
tanto splendore traboccante di gusto
e ghirlande di petali bianchi.
Bianchi come il tuo viso.
Tra terra e cielo ti innalzavi lassù verso l'ultimo ramo,
dove il rosso è più acceso e succosa la polpa.
Cadono giù tondi, rosseggianti i frutti.
È qui che cadono i ricordi.
Si fratturano.
Quella vita che doveva essere,
tra gli ulivi e filari di vite, dritti come soldatini,
non è stata.
Si perdono quei giorni nell'anima mia. Prima
In una notte senza pace,
il cuore straziato da un grido di aquila,
vedo il tuo viso... bianco,
bianco come petali di ciliegio,
ora macchiati di rosso.
Si dipana la nebbia negli occhi miei
e si stagliano nitidi i cipressi in fila
come soldatini... rumori di passi sul selciato.
Gli ultimi insieme.
Rimangono impressi quei giorni nell'anima mia. Dopo