Quanti morti ammazzati
tanti i loro assassini
da sempre sconosciuti,
ignoti.
Ad ogni morto sull'asfalto
la gente manifesta in piazza
urla e spinge
agita al cielo
le rosse bandiere;
bandiere tradite dal vento
macchite di sangue innocente.
Ustica, le sue menzogne
Gladio, i manganelli e le P1, 2, 3...
e le bombe misteriose;
i tanti volti del potere.
Urla la gente in piazza
davanti ai poliziotti
una schiera minacciosa
qualcuno li apostrofa;
-siamo tutti compagni-!
Ma gli uomini in divisa
hanno le orecchie coperte
e muovono i loro randelli
sibillanti e spietati
a coprire le loro coscienze.
Perché scende in piazza quella gente?
per fare che cosa?
Qualcuno oggi cadrà per strada
altro asfalto macchiato di sangue
ancora una lapide
parole bronzee incise
dolciastre e false,
qualcuno a sera
eleverà un triste canto.