Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato. Effettua il login o registrati
Anonimo il 02/01/2012 17:18
Un haiku melanconico, proprio come la mia indole. Ma nella vita anche esili ali di cera possono sfidare il sole ( o il mare ), se il vento è dalla loro parte. Ottimamente stilato.
Un caro saluto, Ale.
Il richiamo al povero Icaro rievoca, ovviamente, la sua tragedia (l'ho sempre considerata ingiusta, lasciarsi prendere dall'entusiasmo non dovrebbe far morire). Qui però risaltano più i sogni che la loro timidezza, e il mare più della caduta, secondo me, quindi immagino un seguito positivo con qualche pizzico di fantasia: una corrente incantata che li porta cullandoli in una terra meravigliosa... una sirena che li raccoglie, li inserisce nelle bollicine di schiuma marina e li soffia di nuovo in alto, verso di te, centuplicati... un sommergibile denuclearizzato e diventato una goletta verde li pesca e li coltiva per ripopolarne il Pianeta e ridurre la malinconia...