Sabbia era neve
Un soffio bianco di velata
Latitudine
Ora che lei lo sa
Ora che lei non sa
Ora che lei è già
L'infinitudine
Di bramosa candida
libidine
Affresco chiaro
Del sapore del viso
Del corpo mai così indeciso
Figlia di un'insana
Voglia mielosa
Malati vagiti pensieri
Vagheggiano in noi
Dove il tuo ventre si posa
E il tuo corpo sinuoso
Si inonda, nodo sonoro
Si muove ed arranca
Alle mie cavità
Della tua mancanza
Delle mie verità
Delle mie mancanze
Al correre delle tue braccia
Verso di me
L'incedere del mio incessante venire
Che si dondola e si accosta
sul tuo sottile
Rosa carnoso vene violacee dove navigo
Sul tuo divenire
E sento l'inferno impallidire
Al tuo cospetto
Nudo sacro letto
Mia musa di ore
E di selvaggia passione