Intrappolata sotto un cielo di piombo
annaspo pallida e smarrita
nelle nebbie della memoria.
Il volto, gelido marmo
senza sguardo né anima
si riflette tremolante
su pozzanghere di acqua e fango.
Diffidente osservo quel nido di tuoni
un quadro a tinte fosche
che distilla schegge di luce
del colore delle foglie morte.
Una folata di vento
il passato che mi fiata sul collo.
Pioggia battente...
io statua in mezzo ad una fontana
alzo gli occhi al cielo
a voler catturare parole al volo
mentre saette come coltelli
trafiggono chiunque si trova in traiettoria.
Nello scrosciar della pioggia
anche gli uccelli cadono dal nido
e naufraga la vita nel suo mare di inganni.