Scendendo dal treno del destino,
per riposare un attimo,
ci s'imbatte in uno splendido cristallo di cielo
e tutto pare così calmo e lento,
come il sole che tramonta.
Ti fermi a pensare che forse
il mondo va avanti
senza che tu faccia alcunché,
che forse ciò che vedi non è altro
che l'illusione di un sogno,
etereo come l'aria, soffice come le nuvole.
Ed esse coprono i raggi del sole che,
dolcemente, s'assopisce portando con sé
i pensieri di chi, come lui,
non fa altro che illuminar
la via di chi ama.
Senza posa senza remora,
continua a calar,
così come calan gli occhi al sonno.
Due calde lacrime bagnano il viso,
nate dal condensarsi d'anima e corpo,
in un eterno silenzio
in cui ci incontriamo io e te.
Noi, senza farci udir da gente alcuna,
per non crear vergogna in chi
non comprende l'amore di due amanti
come noi, caldi nel tramonto,
aspettando la luna che,
con leggiadria, verrà a vederci.
Mentre pensiam così, noi insieme,
l'inverno sfoca i colori della sera,
e noi torniamo sul treno del destino,
ignari delle gioie che
ci aspettano al di là
di quel confine lontano.