un tempo vivevo
con una piacevole ansia
a mordermi lo stomaco
nella profonda convinzione
che avrei trovato l'uomo ideale
a sopperire alla mia carenza
d'amore.
In quel sogno riponevo
ogni speranza
col risultato di trovarmi sempre,
dopo ogni storia, ferita ad oltranza.
Così che or più mi innamoro...
è come se avessi sul petto
all'altezza del cuore
un masso a schiacciare
ogni palpito ed ogni probabile volo.
Una condizione che più mi fa soffrire
forse perchè troppo esacerbata
dalle delusioni patite, adagiata
sulla riva di un mare placido
che tempeste non prevede,
assuefatta al ritornello
del -va bene anche così-
più mi adopero a trovar la leva
per centrare il fulcro del masso
e farlo rotolare lontano dal cuore.
Forse cinica potrei apparire
se ritengo boiate pazzesche
le parole amiche, di coloro
che mi invitano a ritentar la sorte.
Che non se la prendano a male,
ma dopo aver dato
amore a iosa anche a chi non meritava,
mi trovo finalmente ad amar me stessa
a coccolarmi senza più abnegarmi
per qualcuno.
Io sono mia e mi appartengo
ed ora non ritengo
opportuno il cuore riaprire,
forse col tempo rivedrò
la mia posizione,
ma per il momento vivo
bene così , senza turbamento
considerando
meglio esser sola che... mal accompagnata!