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Liana
Là dove le strade
tagliano il vento
per catturarmi intenzioni di sguardo
intidimite da filastrocche infuocate di paura,
ecco
lì partiva ribollente
e indomabile
come un serpente che ha conosciuto
la seduzione incandescente della sabbia
questo annientamento dell'anima
che ruggiva sotto vestiti sgualciti
e andava a rifugiarsi
con il bearsi pugnalante
di una iena compiaciuta e sazia;
uomini travestiti da porci
o porci che giocavano
a inventarsi
ultimo, infimo strato di uomini
Euro arrotolati
gettati in faccia
alla mia processione indifesa di lacrime,
mentre l'ombra d'acciaio del magnaccia
osservava dalla sua ennesima auto fiammante;
dalle luci fioche della notte
come grembo di vipere e falchi
uscivano
parti incuranti di essere maledetti
scie della consueta, asfissiante cantilena;
"Liana, sei solo una lurida puttana
animale di piacere
racchiuso in una figura umana".
Perchè scelsi di conoscerlo,
perchè il destino
con voce sghignazzante e stridula
mi impose di adorarlo
feticcio di lamiera
denti corrosi
da lupi di sigarette
e da quel suo contare banconote
mentre la morte mi danzava sugli occhi?
No, quella sera
l'oscurità non riuscì a catturare
la targa ferita del mio essere donna;
scappai
fino a non percepire più i respiri
fino a violentare le mie parole
fino a maledire le mie vesti
scintillava un'orchestra tra le stelle,
una mano d'avorio
sgusciando andava
da una lingua di orizzonte,
sulla sua carrozza una parola;
"Liana, non piangere più
ora l'orchestra la dirigi tu,
la bacchetta te la dono io
concessa me l'ha
la mano di Dio".
Le strade d'un tempo
invano sguinzaglieranno
cani ringhiosi per intrappolarmi
in una vita
che trovai il coraggio di tramortire;
"Liana - sussurra la voce della notte-
guarda come canta il tuo sorriso
come un diario vuoto e immacolato
di nuove memorie da cesellare
si è impadronito carezzevole del tuo viso".
"Sono Liana, uomo che davvero amo,
il tuo volto ancora non so decifrare
ma di una cosa certo essere potrai
saprò inondarti di tutto quel mare
che finora si celò per timore,
e soffocato rimase
dai sassi appuntiti del dolore;
sono Liana,
scoprendo di amarmi
ho scoperto finalmente
il mio diritto ad amare".
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