piango sotto la doccia così perchè le mie lacrime abbiano un retrogusto un po' meno salato, ho portato un secchio di sabbia in riva al mare la sera senza che alcuno mi vedesse così il mattino tutto sembrava a posto lo sguardo al cielo e lui di rimando butta un occhio quaggiù ma lo fa la sera in modo che le stelle non si accorgano di questo strano gioco del vorrei essere la e qua.
Molto ben profetata la visione del futuro che ci attende. Dopo l'esaltazione delirante della babele, l'umanità torna ad immani lotte per sopravvivere.. che cosa ci sarà mai di più prezioso dell'acqua... ci batteremo per contenderci la cosa più umile e vitale? Bravo Raf.. sempre a colpi di frusta sulle coscienze!!
Poesia asciutta ed intensa, ricca di significati anche evocativi.
L'uomo si affanna, poi specialmente per i vinti, la torre crolla e si precipita in basso.
Alla miseria è duro abituarsi, dopo aver provato il benessere e gli agi, e inizia la dura lotta per la sopravvivenza e non solo. Sfruttamento dell'uomo sull'uomo, guerre, furti, soprusi. Il tutto simboleggiato nella lotta per l'acqua bene primordiale che appaga il bisogno primitivo di sopravvivenza.
Complimenti.