seduti accanto, mano nella mano
sulla panchina a riposare,
col viso scritto dall'età
dove ancor la bellezza
appare,
li ascolto raccontare
la favola della loro vita.
Ogni tanto lui si ferma
interrompe il suo parlare,
gira il capo per guardarla
poi con enfasi riprende:
"la vedo ancora
com'era nell'età più bella
quando sul viottolo s'inerpicava
gentile ed aggraziata, fiera,
con la cesta in bilico sulla testa
mentre dal campo a casa andava
al giunger della sera.
Per me che allor rivoltavo
della vigna la dura terra
era un incanto vederla...
m'appariva più luminosa di una stella.
È questa visione di lei
che mi ha accompagnato in guerra...
ed è ancor questa che io vedo.
Pur se ora è un po svampita
per me è sempre una rosa fiorita
è parte di me, vita della mia vita!"
Con sguardo amoroso
l'abbraccia, lei beata, tace,
su la sua spalla appoggia il viso.
Attimi di tenerezza infinita
commossa accenno un sorriso...
l'amore vero è quì, seduto sulla panchina...
nel parco un angolo di paradiso.