Lontano, lontanissimo
tuona l'eco tuo, lontano.
I solchi miei si squarciano,
il silienzio ritona in un attimo.
Rigano il mio cuore
amare goccie di rugiada,
incapace di parlare
insanguino la spada.
Distruggo tutto ancora
per paura,
mentre gli occhi tuoi risplendono
e i vulcani miei si annebbiano.
Vivere o morire
la scelta che ho da fare,
ma io non posso scegliere.
Ferma resterò, sognando.
Sola rimarrç, piangendo.