Apro entrambi le mani
e saluto.
Per evitare
equivoci di carattere politico.
Non sono nè di destra
nè di sinistra.
Manifesto
la mia presenza umana
a chi indaffarato
in un bar
stà contando il guadagno
poi mi scappa una battuta
e talvolta la barista ride,
dopo che gli ho spiegato.
Bevo il caffè e vado alla cassa
talvolta da amici non pago
talvolta ci passo minuti
e ti trovo quello che
ti vuole passare avanti.
Allora manifesto: toc toc
dietro le sue spalle.
Si gira e mi lascia passare.
Ma in questo continuo girare
con mete ripetute
imposte da un sentire senile
mi porta per consolarmi
ad alzare il volto al cielo
e veder la montagna ferita
da un incendio di chissà quando.
E sento dololore. E manifesto
il mio sentimento
ma talvolta è così fioco,
che per guardarmi la gente
con l'accendino di giorno
puntato sul viso, cerca il mio volto
e mi brucia il naso.
E nel grido, manifesto!