poesie » Poesia libera » L'Utero de Roma
L'Utero de Roma
In un viaggio organizzato a Roma
dalla mia parrocchia
ieri
o
forse qualche secolo fa
non ricordo bene
mi trovavo
senza para occhi
davanti ad una chiesa
venne da me
un uomo
tutto sporco
un tombarolo puzzante di barolo
Mi disse
'Mio buon Signore
ho qui per Lei
una sacra reliquia
un osso di San Paolo autentificato da grandi esperti"
Lo guardai
e disgustato dissi
"Si lo riconosco
è l'osso di braciola che ho mangiato oggi a mezzogiorno alla trattoria degli Spergiuri"
Lo cacciai via
Dalla porta della chiesa
uscì un altro uomo vestito di nero
"Non li ascoltate Messer son dei briganti"
disse
"Io avrei da proporle
a un prezzo modico
un pacchetto " cielo blu sky"
valido per 10 indulgenti messe
per facilitare l'ingresso
dei Suoi cari defunti
in paradiso"
in quel momento il cielo si aprì
e sentii
"Nun pagà nun pagà
semo tutti già in paradiso
e se stava meio de sotto"
in quel momento su due piedi decisi immediatamente di lasciare la capitale del divino Amore
"Se mi dai quattro ori
mio bel moro"
mi propose
prendendomi sotto braccio
una bellissima fanciulla
sembrava un Angelo
"Ti farò visitare
la tomba da dove risorgono i morti
e nascono i vivi"
Le sorrisi e La seguii
Tornato
in Germania
andai subito
a protestare
dalla mia parrocchia per questo viaggio insulso
e decisi di fondarne
una mia riformata
distribuendo a Tutti i contadini di nome "Bauer il Sacro Libro
predicai
fra l'Uomo e Dio c'è contatto diretto
senza mediatori
naturalmente il celibato grazie a quella dolce fanciulla
non fu più un obbligo
12
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
1 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
- La poesia scritta come al solito in versi sublimali, ma di contenuto dubbio, noi romani o uomini di chiesa nun fregamo mai nissuno.
Anonimo il 21/01/2012 08:34
Incredibile versione di originalità impareggiabile sulla storia della riforma Luterana... una giusta "protesta" che un agnostico come me, pur poco interessato, trova geniale specialmente nella forma da te espressa.
Una poesia prosastica che riesce in pochi versi a condensare una storia religiosa di importanza mondiale... ciaociao Vincè

- strepitosa e mistica
grande opera
Anonimo il 20/01/2012 20:08
hai ragione vincenzoo non servono mediatori tra noi e Lui c'è contatto diretto... la chiesa è fatta di uomini ed anche io spesso mi trovo a non esser d'accordo...
comunque come sempre il tuo scritto è eccellente...
- Fantastica!
geniale come sempre!
Mitico Vincenzo!
Ciaooo
Buona serata!
Gia
Anonimo il 20/01/2012 17:12
L'Autore Vincenzo Capitanucci
esprime con maestria un aspetto del percorso umano. Lo fa con metafore mirate che rappresentano il passato e il futuro nell'etermo presente di un Uomo finalmente maturo per essere Pastore di se stesso perché consapevole della grande potenza che sgorga dall'interiorità e che da sempre ha suscitato tanta paura a chi aveva sete di potere.
- È fantastica... geniale.. e sai che la penso così anch'io.. non sopporto le leggi della chiesa...è qua sulla terra il paradiso... dentro di noi... nel cuore dell'Amore...
Sei grande Vince...

Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0