Mi capita oramai
sempre troppo più spesso
di vagare senza pensare
distaccato dai sentimenti
il cuore che balbetta
e che si sconnette
come il cervello,
con un chiodo fisso
arrivare ad un giaciglio
stendersi dormire, poltrire
oziare e per fortuna talvolta
ad occhi chiusi, sentire.
E cominciare ad accarezzare
carezze di affetto e di amore
con il solo pensare
per chi mi è lontano o non c'e' più,
e gli voglio e gli ho voluto bene
che non ho il coraggio di chiamare.
Oppure sento in me una fitta
è il dolore di qualcuno che stà male
e spesso questa sensazione è realtà.
Telefoni, televisioni, inganni tecnologici
depotenziano la nostra forza
ci rendono larve in stadio animale
togliendoci, la nosta energia
la forza insita in ognuno di noi
per abbrutirci e far si che si stia soli
per annullarci. Per non dare fastidio.
Ma finchè riuscirò a lanciare carezze
dal cuore nel tutto a chi desidero
nel mio e altri universi,
la pace del mio cuore
sarà luce, per chi viaggia a fari spenti
e saranno pianeti nascenti
per il continuo divenire vitale
che poi diventa, sempre per sempre.