Ho trovato i tuoi occhi
vagare come fari
nella notte.
Ti ergevi arrogante
come uno scoglio,
ma da subito hai iniziato
a sudare
rivoli di note,
ed i nostri gesti si sono sciolti
in una unisona preghiera di
strette,
baci,
pelle.
Ed ora leggeri si mischiano
i nostri passi,
e si confondono,
dissolti come sono,
in ansia di cielo.