Alle anime dannate non è concesso vivere in questo mondo.
Bevo un bicchiere del mio vino rosso corposo
scende nella gola
scorre nelle vene
facendomi sentire ancora più sola.
Vago nella notte
correndo nel fitto bosco
ferisco tra i rovi
la mia bianca pelle
un tempo pura e delicata.
Vedo uscire il rosso sangue
lo assaporo con paura
so che scorre anche in esso il mio male
acutizzando così il mio malessere.
Arrivo ad un dirupo
vedo la vallata
vasta, pacifica, illuminata a giorno
da una bianca luna.
Nuda a braccia aperte
respiro la notte
afferro il buio
assaporo la vita.
Dal bosco ora esce una figura a me sconosciuta
pare voglia giocare a burlarmi.
Allora ho capito
le giro le spelle e resto in attesa.
Una forte spinta mi arriva da dietro
il mio corpo si stacca da terra
scende
sbatte
le rocce appuntite colpiscono le gambe, le braccia
e per finire la testa.
Ora tutto è finito
chiudo gli occhi
smetto di pensare.
Oh morte
così tanto tempo hai impiegato
per venirmi a cercare?
Ora è tutto finito
Lui si allontana
in un angolo sola
le mie ferite inizio a consolare.