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La valigia dei sogni

Passeggiando per la mia cittadina di confine
vedo tanti asilanti di diverse nazioni
e nella mente mia ritornano i ricordi
di quando tu, emigrante italiano
arrivasti alla stazione di frontiera
col volto stanco per il lungo viaggio.

Alla dogana, dopo visite e controlli
apristi la tua valigia di cartone
legata con lo spago
che racchiudeva vestiti
e derrate alimentari,
ma principalmente conteneva
i tuoi sogni e le tue speranze
di una vita migliore.

E così, sotto il sole,
la pioggia, la neve e il gelo
le tue braccia si alzarono
per sollevare pale e picconi
affinchè le strade,
le gallerie, i ponti e le case
nascessero pian piano con il tuo lavoro.

Molti di loro caddero e mai più si alzarono,
la dura terra li aveva strappati ai loro cari
che rimasti a casa guardarono quella porta
che non si sarebbe più aperta
per vederli ritornare.

E dopo tanti anni, nel 2012
la tua figura è scomparsa,
resta soltanto nella mente mia
la tua valigia e il ricordo di te
che non potrò cancellare mai.

 

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5 commenti:

  • Anonimo il 03/02/2014 20:46
    ''asilanti'' non è italiano; ''principalmente'' è come una badilata sui coglioni; punteggiatura sbagliata, mancante. zero
  • Dolce Sorriso il 03/02/2012 21:55
    mi sono commossa leggendo questa bella opera... una dura realtà...
    molto apprezzata.
  • Anonimo il 23/01/2012 20:23
    una valigia di cartone piena di sogni e di speranze... ma anche piena di fatica di vento figure importanti da ricordare... le nostre radici... meravigliosa marcello ti abbraccio carla
  • loretta margherita citarei il 23/01/2012 20:22
    una poesia vera, nel ricordo di antichi sacrifici, bella, ciao fratellone ti abbraccio
  • Marcello De Tullio il 23/01/2012 18:57
    Questa mia l'ho scritta ricordando quando da ragazzo mi recavo alla stazione doganale per vedere i miei connazionali italiani emigranti arrivare per lavoro.

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