Gennaio
non ha segreti
nell'aria cristallina
di certe sue giornate
fredde e distaccate.
Raggela di brina
gli umori terreni
stendendoli in un velo
sui tetti delle case,
sulle auto parcheggiate,
sugli sbiancati prati.
È aria sincera, gennaio
solcata dai confini
del fumo dei camini
e i monti rende
e le spiagge vuote
al bianco della neve
al vento di maestrale
a un tempo primordiale.
Gennaio
è il buio misterioso
di notti illimitate
profonde come morte
comunque poi rinasce
nel goffo saltellare
del passero arruffato
nel sorgere di un chiaro
nel grigio annuvolato
di certe sue giornate
che l'animo mio inquieto
non tengo più nel petto
s'innalza urtando il cielo
e poi ricade in brina.