A volte siamo un corridoio
con tante porte...
A volte sibila il vento
e sbattono violente.
A volte cigolano
e sembrano sottolineare
un lamento sommesso.
A volte luccicano
e rimangono spalancate.
Bussa l'incomprensione
e paiono chiuse.
Entra il sole e la luna,
e spariscono d'incanto.
Non c'è più ruggine
di lucchetti e serramenti.
E la vita divien salotto.
Abbandonarsi sui divani,
dimenticar gli antri bui.
Lampadari di cristallo
nel soffitto istoriato.
E la voglia d'abbracciar
chiunque sieda vicino.
Non c'è nulla ch'era perduto.
Solo parole
che annebbiavano il pensiero.
Nessun fatto, nessuna cattiveria.
Ho chiamato il grande falegname:
Smonta questi vani per favore!
Costruisci nuovi archi,
togli tutte le chiusure...
Non lasciar che gli astri
attraversino serrature.
Luce, luce, luce...
E nuove certezze immacolate
illuminino questa nostra vita.