Avvolgo in un leggero velo incantato
le mie debolezze, riaffiorano
sentimenti illanguiditi dal silenzio,
colori a contrasto
disturbano sfocata realtà
sfalsata in lattescenti vetrine
abitate da volti neutrali di rigidi manichini
simulacri vestiti di astrazione elegante
figure sbagliate in abiti sgargianti.
Vite ordinate senza impronte
voci senza eco
emergono da un tempo rovescio
assimilo accenti di spazio
stringe violento,
ondeggio in precario equilibrio
mi trasporta
in nuova dimensione suadente
un soffio
come respiro del mare
intaglia emozioni trasparenti,
implodono in sincroniche note
senza speranza di realtà.