Nel giardino,
avanza la penombra
della sera.
Seduto, aspetto
di sentire la tua voce;
deve guidare la penna
lungo il rigo,
per appoggiare
le parole sulla carta.
Viaggia la fantasia
sopra la terra ed il mare.
S'affaccia,
dentro un castello antico, dove,
in auge danze ancestrali;
tra giravolte ed inchini
si muove danzando la biro,
sopra il candore verginale
di un foglio bianco.
In un amplesso con l'ispirazione,
nasce, dal profondo dell'anima,
la pura poesia.
Mentre, io resto ad aspettare
seduto all'ombra della sera.