Arde il sole sui monti neri
dall'antica quercia ossuta
un infinito cinguettio di piccoli uccelli
inneggia al giorno nuovo che nascee
mi richiama con energia alla vita.
Un nuovo mezzogiorno mi attende
con dardi di luce scrosci di pioggia
tempeste di vento ed arcobaleni,
una nuova sera dai tramonti rosei
col sole che si addormenta su altri monti
per un nuovo superiore risveglio.
Ma dopo tante tempeste e tanta luce
vi sono giorni uggiosi senza vita
il cielo latteo senza nubi e laghi azzurri
impalpabili contorni senza colori,
tacciono i ruggiti gli ululati e i tuoni
evapora la terra nebbiolina cupa
che tutto uniforma senza orizzonti
senza vette e senza abissi,
si addormenta lo spirito guerriero
si placano le pulsioni del mio cuore
e cammino su aculei di rovine antiche
mi nutro dei frutti di alberi
ormai aridi tra i calcinacci
su un letto di rovi faccio l'amore.
Ogni gioia è intrisa di dolore
ed ogni morte ogni tramonto
prelude ad una nuova aurora.