Nel talamo disfatto
ormai trasformato in giaciglio,
la donna geme, suda;
è inzuppata di liquidi corporei
che invece d'una catarsi
stanno trasformandosi
in un veleno micidiale
stagnante e maleodorante.
Ogni cosa al mondo è sofferenza,
ma questo dolore è insopportabile
secca la bocca, fa salire su la bile,
crea paura e affanno...
sarà un'incognita fino all'ultimo momento.
Nella stanza tutto tace,
solo di tanto in tanto
un urlo disumano
rompe la silente aria immota.
Passa il tempo...
e dopo tanto patire
un forte urlo lacera l'aria...
ed ecco sentirsi il vagito benefico
e benedetto di colui che fino a poc'anzi
era imprigionato nel ventre sofferente
che ha tanto lottato e patito
per liberarlo.
Pochi minuti son passati
tutto il dolore è dimenticato
la gioia e la felicità
si sentono palpabili nell'aria:--
--Una nuova vita è venuta al mondo
portando felicità e amore
a coloro che sull'avvento
hanno sofferto e trepidato.