mi distesi ad ascoltar le parole
d'un treno puntualmente in ritardo
che di tanto in tanto
nella stazione del mio cervello
effettuava una breve fermata
mischiava la composizione dei vagoni
e ripartiva poi
fischiettando allegramente
un giorno m'alzai e ne seguii il discorso
attraverso il fumo leggero della locomotiva
mi decisi e presi quel treno per il Senso
logica e ragione erano un'inutile zavorra
e la musicalità dello sferragliare
accompagnava il progetto di un'idea futurista