Avevo una lambretta azzurro cenere
truccata e ridipinta in un blu scuro
e mille e mille sogni in "marte e venere"
nascosti in un cortile dietro un muro.
Volevo a tutti i costi non offendere
e al tempo stesso diventare un duro
così m'industriavo per difendere
l'integrità dell'anima e del muro.
Ma poi che lo dovevo oltrepassare
perchè mi dava limite e tormento
più che potessi, e posso, sopportare
correvo a più non posso controvento
sulla lambretta rapida e sbandata.
Correvo la mia vita inesplorata.