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La vita sorride ai coraggiosi

"Quand'eri giovane eri povero e senza padre
ma avevi innanzi una grande prateria,
potevi correre ed esplorare l'avvenire.
Noi siamo cresciuti nell'agio e ora
siam dovuti emigrare in piccole case".

No figli, per me non c'erano prati
non spazi infiniti né orizzonti,
e non avevo calzari, né mappe, né spalle
dove poggiare il capo stanco, un'insegna.

Camminavo solo senza padre e senza averi
senza una cometa una luce da seguire,
innanzi baratri e monti e strade impervie.

Avevo una piccola bisaccia di valori
e una volontà che mi ricordava sempre:
puoi... cammina... esplora... ce la farai.
Una volontà temprata nel fuoco del dolore
una volontà che mai ti inganna,
la brandivo come piccozza per salire.

Tante volte son caduto, anche nei burroni,
una mano misteriosa forse mi ha aiutato,
con la forza del volere mi sono sollevato.

Sono risalito con affanno sempre per strade nuove
ed ho incontrato anche gente che mi ha sorriso,
mi sono nutrito di bacche e parlato alle formiche.

Rozzo e ignorante ho voluto voluto voluto
camminando scalzo su acuminati rottami
con la testa alta fissando il sole;
ho rubato al sonno quel poco che ho imparato.

Giammai mi sono sentito appagato
mai mi son seduto a guardare il paesaggio
a gioire per il traguardo raggiunto,
no per me c'era sempre un altro monte
che mi invitava che mi tentava aspettava.

Ogni volta son ripartito e nella strada
ho trovato l'amore il disprezzo e il dolore,
ho conosciuto il successo e gli onori
ma il dono del cielo più bello siete voi,
propellente potente d'ogni avventura.

Sulle vette ho ritrovato anche me stesso
ho esplorato l'abisso del cuore
perché ogni monte è figlio del mare
come ricorda la conchiglia fossile
che mio padre strappò al cuore di un monte,
l'altezza mi ha dato la consapevolezza dell'IO
e mi son messo in gioco... ho vinto...
sperimentato le vertigini a guardare l'abisso.

Figli, non vi sono mete che ti fan vedere
lontano nelle piatte praterie,
vette solo vette anche voi dovete
scalare con volontà e coraggio.

Voi avete spalle per una lacrima
e tanti strumenti per realizzare i sogni.
Solo ai coraggiosi la vita sorride!

 

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7 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Auro Lezzi il 09/02/2012 19:01
    Sogno o realtà ??? La poesia non lo scela...

7 commenti:

  • Ettore Vita il 09/02/2012 21:53
    Realtà, gentile Auro, e riflessione sulla situazione dei nostri figli.
    Secondo il mio secondogenito per noi c'erano più opportunità, il cammino era in salita ma avevamo la possibilità di migliorare la nostra situazione.
    Per loro è diverso. Sono cresciuti nell'agio, in comode case.
    Poi a lui, dopo la laurea, è toccato emigrare in Danimarca e sta in una piccola casa, solo. È un tornare indietro.
    Il primogenito mi rimprovera che li ho illusi che lo studio avrebbe consentito loro di realizzarsi. Ed invece a 34 anni ancora è precario all'università di Ancona.
    A loro ricordo che nemmeno per me è stato facile, che mi sono trovato orfano e mi è toccato lavorare per studiare (ho rubato al sonno...). Dopo laureato ho lasciato il lavoro per andare presso un avvocato, lavoravo per poche lire giorno e notte. Di giorno andavo in giro per Preture e Tribunali, mangiavo un panino sotto la stazione e di pomeriggio andavo allo studio fino alle 20. A sera scrivevo le comparse fino a notte fonda, per 10 mila lire a comparsa.
    Nel frattempo facevo concorsi.
    Ne ho vinti alcuni. E sono andato a lavorare a Torino. Poi sono ridisceso in Campania, ho fatto l'esame per dirigente e l'ho superato (mi ha aiutato mio padre forse, ma studiavo di notte nonostante tutti mi dessero per perdente, cavaliere senza cavallo).
    Ancora in salità ... ma da solo e senza prostituirmi sono arrivato a Roma e ho girato il mondo senza conoscere alcuna lingua...
    Mi sono battuto per l'innovazione e l'onestà, ho lavorato solo per il piacere di fare le cose... la carriera è venuta di conseguenza, senza promozioni sul campo. Ora faccio il pensionato... volutamente dimenticato... e gioco con voi a scrivere.
  • Alessandro il 09/02/2012 21:16
    Ottima esortazione a non abbattersi, alquanto necessaria in questi tempi di sogni infranti. Piaciuta
  • Ettore Vita il 09/02/2012 11:50
    Anorato della vostra lettrura e dei commenti.
    Carla, per te sarò sempre Vito. Va bene così, non preoccuparti. Sal vito doveva essere un ragazzo impertinente. Così mi sento più giovane!
  • Anonimo il 09/02/2012 10:16
    scusa ettore... perdono
  • Anonimo il 09/02/2012 10:11
    pieni di valori, quelli veri che solo i coraggiosi possiedono... strumenti naturali, regalati dalla vita e ben tenuti con cura nella bisaccia della mente e del cuore... vito meravigliosa lirica ... complimenti di cuore
  • gina il 09/02/2012 10:04
    Veramente molto bella questa storia, a metà tra il racconto e la poesia. Molti giovani figli dovrebbero leggerla e farne tesoro, per non dare tutto per scontato, per non sprecare inutilmente le loro vite...
  • Vilma il 09/02/2012 09:50
    non ho parole per commentare... la metto nei preferiti... complimenti

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