guardando in quel mare
lasciavo naufragare i ricordi
restando per ore a fissare
quelle onde di ritardi
come vorrei affondare
in quelle onde di pura agonia
come vorrei saltare
e dalla realtà fuggire via
tra la spuma marina
mi perdo, non voglio lottare
in quel mondo di farina
che dal vento si lascia disfare
quanta sofferenza nella natura
un urlo straziante
dell'umana paura
in un pianeta rantolante
una luce che si spenge
nel cuore del mondo
lasciando posto al buio
nell'abisso più profondo