Corrosa dall'umidità e dal vento
si staccava come pelle secca,
la pittura della facciata
e la cassetta della posta
arrugginita... svettava
tra i cespugli e le erbacce
che s'impadronivano della casa.
Tra le crepe un viso stanco,
un colonnello privo di guerre
e di battaglioni da comandare.
Tra le labbra un sigaro spento,
folte sopracciglia ad incorniciare
occhi che ardevano d'intelligenza.
Una biblioteca a cielo aperto,
quella stanza, dovunque
fogli di vita sparsi
messi in ordine negli angoli
da spifferi di vento.
Rigirava quel cucchiaio
nel piatto di minestra,
senza mai portarselo in bocca
quell'uomo solo... e ormai stanco.