nave di folli questa bagnarola
con le vele strappate e funi scarse
la chiglia - greve - solca l'onde sparse
in filosofie prive di parola
annaspa in preda ai quattro venti
trangugiando acqua da ogni falla
non si capisce come stia a galla
imbelle a inseguire le correnti
sul ponte di comando d'anarchia
sporte al parapetto affollato
urlano comizi a popolo beato
vecchie palandrane lise d'anemia
tonache color del nero santità
esortano - turpi - chierici infanti
in candor precario a pregar santi
che non vedono prelate voluttà
in coperta col capo incenerito
genufless'innanzi a tali ceffi
oranti isterici e indefessi
a pregar di quelli il mal'ordito
- del primo dantesco cerchio - umanità
ch'attende in vece altrui perdono
di colpe a cui trovar condono
una volta accomodati nell'aldilà
ladri di mano lesta e ardita
e sicari ch'affilan fredde lame
assieme a vecchie laide puttane
s'aggiran loschi tra la gente rapita
estasi cieca di una moltitudine
che copre l'occhi per non vedere
l'etica soggiogata dal potere
e la mazza che li batte sull'incudine