Aspre le nubi sovietiche
invasero le tundre fiamminghe
con colpi di cannone a scuoter le vie
Saremmo stati l'infinito
se il ricco brigante
non avesse urlato alle nebbie innocenti
Avevo un lume che cantava la vita
avevo un cuore che piangeva la notte
Dunque le frecce infuocate
bruciarono le chiese
i mausolei e pure le stelle
e se pur persi in un vallone gelato
i nostri occhi brillarono un attimo
tra il silenzio e la morte