Luci che si spengono una ad uno
e fanno piombare lo spirito eletto
in un'angoscia spirituale senza fine,
senza limiti, in assenza di confini
indefinibile e indescrivibile, brutale,
poi sopraggiunge il niente assoluto,
ti ritrovi nudo senza aria nei polmoni,
difficile è risalire e senti che sei finito,
per sempre! Ti arrendi e urli al cielo,
tutta la rabbia nelle ultime folate di vita,
in tanti attimi che durano un'eternità,
chiedi a Dio! Perchè a mè, perche io,
e ti accorgi di quando era bello il mondo,
malgrado i suoi tormenti e le ingiustizie,
assapori come le ultime gocce d'acqua,
i chiarori dell'alba e l'interminabile tramonto,
la luna col suo bianco chiarore è sospesa,
dura all'infinito nell'ultimo tuo sogno,
e sia la primavera a portar via il tuo respiro,
insieme all'odore della natura che si risveglia,
che tu possa diventare aquila e vivere in eterno,
che più nulla ti sia precluso perchè questo meriti,
vola fra le nuvole e sii felice nell'eternità del tempo.
Però io non mi arrendo lotto e prego per te,
io che non ho mai pregato adesso devo farlo,
come un camaleonte mi trasformo e ora voglio credere,
lo sò che è troppo comodo ma d'altronte è indispensabile,
mi umilio all'universo intero offrendo le mie lacrime,
Signore salva la sua vita e comprendi i miei peccati.