Poesia tristemente attuale, Vincenzo carissimo, dare da mangiare a chi lavora è ovviamente, ne converrai, assai di più che nutrire il suo ventre e il suo stomaco, è rispettarne la dignità. Mi pare, francamente, purtroppo, che oggi il problema della dignità del lavoro sia prepotentemente al centro della scena per le continue mortificazioni che essa subisce, molte volte anche da parte di chi ci governa. Un caro saluto e complimenti.
Il contrasto tra la realtà e la verità delle perle di saggezza, che in questa nostra società, riescono a valere un po' meno, in questa breve, intensa e bella poesia. Complimenti, un tema e un contenuto che mi trova d'accordo. Bravissimo!
che dire, questa non è una poesia insipida. Tutt'altro, dopo averla letta viene molta sete... di libertà!
Tu insegni sempre anche in poche frasi... ma che te lo dico a fare
e quanto avrebbe da insegnare l'uomo della strada a chi pretende di sapere, ma che in realtà non conosce nemmeno sè stesso; forse proprio da lì si dovrebbe partire, dall'avere coscienza di sè per abbracciare la vita col cuore... Grande grande grande! Ciao VIncenzo!
Ottima Vincenzo. Tema delicatissimo e molto attuale di cui hai saputo evidenziarne la drammaticità pur con la levità che ti contraddistingue. Davvero apprezzatissima. Chapeau!
Anonimo il 20/02/2012 12:06
Bellissima Vincé! Concordo pienamente con te e con quanto ha detto Giacomo sulle tue poesie a sfondo sociale.
Purtroppo, oggi, neanche coloro che battono il marciapiede sono certi di mangiare, perché hanno sempre alle spalle un pappone che mangia al posto loro!
L'economia e le leggi della finanza, hanno costretto tutti a stare sulla strada per arricchire una nutrita banda musicale di pap... pappa.. pero.. pappa qua e... pappa là, con i loro culi a forma di poltrona e assatanati di denaro e di potere.
Poi c'è chi lavora stando sul marciapiede e chi rimane per strada soltanto a gurdare gli altri che lavorano... ma si sa, chi non lavora non mangia, chi lavora ha poco tempo per mangiare e chi mangia non lavora.
Però tutti fanno parte di quella splendida coreografia in cui la divisione è d'obbligo per l'esistenza del potere che, bontà sua, ogni tanto sputa qualche osso, residuo di grandi e costose abbuffate fatte tra amici... e la vita continua!|
Grande Vincenzo... la tua saggezza mi obbliga a farti una preghiera: scrivine tante di queste poesie sui temi sociali. Il tuo pensiero in merito all'esistenza umana ed alla società è importante. bravissimo... sei un grande. ciaociao