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Ti ricordi, Teresa?

Sudario, testimone del tuo male
quel letto è stato per anni;
poi sei andata oltre
ricordi ancora quei giorni
nella tua nuova vita, Teresa?
In quel letto di dolore
oggi vi rinasce la gioia
Fatima si chiama
è un fiore che viene dall'Oriente
sorridigli con gioia
lei risponderà coi i suoi sorrisi
poi canterà dolce melodie
per addolcire tutti i tuoi lamenti
lenimento di tutti le tue sofferenze
che in quei giorni non furono lievi.

Ti ricordi Teresa
ddu lettu di duluri e spasimi?
ora ddà ci nasciu un beddu sciuri
si chiama Fatima la piccilidda
'n anciliddu pari
è un sciuri di campagna
chi veni di l'Orienti;
tutti li tò peni
oggi sunnu scumparsi.
tu, di dda 'ncapu
Teresa mea, dunaci aiutu
prega pi idda
chi pozza aviri di la vita
paci e surriseddi.

 

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5 commenti:

  • salvatore maurici il 21/02/2012 12:14
    Condivido l'idea di Anna; "trattenersi"! In realtà sono due poesie che hanno lo stesso soggetto, partorite in momenti diversi e con diverse emozioni. Coloro che fanno Poesia sanno bene cosa voglio dire...
  • Anonimo il 21/02/2012 11:01
    Come se nella prima parte ti fossi dovuto "trattenere" e nella seconda (che non credo sia una traduzione...) davvero parli con più trasporto. Gli ultimi versi sono una preghiera intima, solo tra te e Teresa che dall'oltre possa donare aiuto pregando per una vita di pace e sorrisi pi idda. Bella bella Salvatore!
  • - Giama - il 20/02/2012 23:52
    condivido il commento di tylith, la poesia è veramente genuina in lingua originale, si comprende e si apprezza tantissimo; la "traduzione" è bella ugualmente, se dovessi scegliere, opterei per... ora ddà ci nasciu un beddu sciuri!

    complimenti
    e a presto!
  • salvatore maurici il 20/02/2012 19:20
    Grazie Tylith, sei gentilissima e mi dai coraggio a continuare a pubblicare altre poesie. In realtà la mia prima lingua è il siciliano. ogni volta che devo scrivere nella "lingua ufficiale" debbo tradurre mentalmente ed in questo passaggio, inevitabilmente, qualcosa si perde. Anche per questo preferisco a volte lasciare qualche vocabolo che altrimenti non sarebbe "tradotto" in maniera efficace.
    Ciao
  • tylith il 20/02/2012 16:51
    A me i tuoi scritti piacciono sempre, li trovo sentiti, sinceri, vissuti fortemente. Poi quando scrivi in dialetto sei ancora più incisivo, ancora più profondo e ancora più trasparente al lettore, più genuino.

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