come il malato
in via di guarigione
con ricostituenti il corpo sfibrato
ritempra,
così la natura par usare
del febbraio bizzoso
le tiepide, assolate,
ultime giornate,
per rigenerarsi,
dal lungo inverno finalmente
destarsi.
Nel sentore dell'imminente
primavera
paion gli alberi i rami sgranchire
ingigantite le gemme, prossime son a fiorire,
intonano un canto nuovo gli uccelli
e dalla brulla terra
s'alzano flessuosi
gli steli dei primaverili fiori.
Timide violette, fra verdi chiazze
fan capolino,
ridono le colorate primule
sui balconi e nel giardino.
Anche la gente,
non più da tagliente
tramontana sferzata,
da tiepido refolo ora accarezzata
che lo zefiro ricorda,
d'esser nervosa si scorda...
più rilassata nel volto appare
volentieri al sorriso s'apre.