Oltre L'Orizzonte Dei Pensieri

Ti sento, tu non mi senti?
no, non sono parole, sono sussuri.
Come nebulose planetarie, nel cielo
stiamo sognando le note di uno spartito,
nulla di particolare, nulla di troppo pretenzioso.
Semplicemente musica.

Tra le pietre di questa strada ho visto molti volti
che mi guardavano, che ti guardavano, che parlavano.
Di cose sconosciute, di cose ben risapute.
Erano soltanto spettri, immagini inesistenti
forse viandanti perduti come noi?

Non posso far altro che narrare ciò che loro mi hanno narrato
nient'altro che dirti ciò che loro mi hanno detto.
Come un soffio di vento che sembra brezza gentile
ma che possiede la forza spropositata di un uragano.
Le loro parole hanno spalancato le finestre di questo nostro mondo
che era chiuso, isolato, lontano da ogni cosa.

Non ricordo bene cos'avessero da dirmi, in realtà.
Potresti dirmi che in fondo parlo al vuoto,
che sono soltanto un visionario che sogna cose
prive di senso, inutili, soltanto belle da vedersi.
Ma non è così, e tu lo sai.

Nasceranno, ancora e ancora, le rose bianche della purezza
accanto alle quali si affiancheranno queste mie lacrime
intrise di sangue. E allora saranno rose rosse.
Tingerò il candido biancore di quei petali,
per renderle il fiore della passione.
Quel fiore che sa portare via ogni cosa,
lontano da me.

Non ho fatto altro che giurare, promettere
di continuare ad urlare, senza mai smettere.
Fin oltre l'orizzonte dei pensieri,
questo mio desiderio di continuare a vagare
mano nella mano, nel mondo.

E cercherò risposte prive di verità,
soltanto per vederti ancora sognare
nel blu dell'oceano, dove i gabbiani volano.
Liberi di continuare ancora ad osare.