Era malato,
veniva giornalmente curato
in una camera d'ospedale,
per questo aveva basso il morale
la malattia lo teneva lontano
dall'amata.
La pensava continuamente
e questo era un deterrente
perchè non si lasciasse andare
alla disperazione
ed abbandonarsi al suo male.
Invece lottava con tutte le sue forze
aiutato dai dottori
Che cercavano di fare del loro meglio.
Lui guardava dalla finestra
il grigio cortile
e intanto sognava un giardino fiorito
con tante panchine
dove lui e la sua amata si sarebbero seduti
per guardarsi negli occhi
e mani nelle mani
avrebbero riconfermato il loro grande amore.
Il reparto malattie infettive lo teneva isolato
e questo stato lo faceva disperare.
I mesi passavano, le forze l'abbandonavano
e i sogni man mano cessavano d'esistere,
finché furono dimenticati del tutto...
... arrivò il giorno che la morte lo colse
senza che lui se n'avvedesse.