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E venne!

E venne il Tiranno
ed impose le sue leggi,
assurdo e brutale
costrinse la povera gente
a camminare
entro recinti di mura
e filo spinato;
proprietà privata, egli proclamò.
E venne lo speculatore
che per far soldi
imprigionò l'aria
e l'acqua di fonte,
i beni di tutti
a tutti fece pagare
insensibile al loro dolore.
E venne il poeta
con le sue povere vesti
il cuore ridente
i suoi versi potenti (illusione!)
abbatterono i recinti,
disse: "l'aria è di tutti"!
ed i bambini tornarono a giocare
sulle macerie polverose
i muri delle tante Berlino.

 

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1 commenti:

  • tylith il 01/03/2012 00:05
    Quasi una nenia, una filastrocca, con che leggiadria racconti emozioni profonde, e l'arivo del poeta sul finire del componimento racchiude una maestria a mio avviso rara!

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