E se fossimo destinati ad odiarci?
Cosa accadrebbe allora?
Se prendessimo ogni cosa e, bruciandola, la consumassimo
allora forse finirebbe tutto quanto.
Non so più che parole cercare,
mi hai colpito, bruciato, scagliato nel vuoto.
E io, cosa ne resta di me?
Mi sono alzato, mi sono fatto forza
e placato il mio ardore, ho ritrovato la vita.
Non avrei mai immaginato un risvolto del genere,
quella promessa ormai l'ho cancellata.
Eppure ogni giorno la sento sussurrarmi lontana
sono quì, questo mi dice, e tornerò.
Non voglio. Non più. Adesso basta.
Quelle parole incomprensibili le voglio bruciare,
quei sussurri nella notte, li voglio distruggere.
Non posso far altro che continuare tuttavia a parlare,
ancora e ancora, fin quando non mi deciderò a compiere
quell'ultimo gesto. Scaglierò quest'anello nel mare.
Nelle profondità dell'oceano lo lascerò vagare,
criptica incognita di qualcosa che conosco soltanto io.
E un giorno, ritrovandolo, magari un bambino lo renderà
il suo tesoro. E inventerà storie fantasiose su quelle parole.
Ma una promessa del genere, mai più, mai nessuno più dovrà farla.
Per questo ho deciso di cancellare ogni cosa,
di far appassire questa passeggera rosa.
Nel cuore, io l'ho coltivata per troppo tempo
come un dono del fato, come un inevitabile gesto.
Ma adesso basta, capisci cosa voglio dire?
Nient'altro, non voglio altro che questo.
Bruciare ogni cosa e tornare a dormire,
come un placido pesce rosso in una boccia di cristallo.
Nuoterò nel mio mare personale, in solitudine.
Non voglio nient'altro, io sto bene così.
Oramai ho preso la mia decisione.
Per cui, prego Dio ogni giorno
affinchè quella promessa non torni più.
Mai più.