Si è depositata lentamente
come polvere
quella lieve indifferenza.
Ha imbiancato cuori e mente:
paura degli altri.
Qualcuno cade
qualcuno uccide, oppure urla;
ma né grida altissime
né voci strozzate, scuotono.
Abituati a scansare contatti
non guardiamo
e non commuovono i nuovi lebbrosi.
Noi, persi
tra la bolletta telefonica
e pianti isterici di un grande fratello,
guardiamo affascinati, increduli
un cane che lecca le ferite
al suo compagno.