Caro Vespa, varietà color bruno,
di porta in porta ronzante tra i libri,
sei un continuo fastidio per le orecchie,
non bello alla vista e la tua puntura
può esser letale!
Dacci oggi un po' di pace,
abbi pietà di noi e concediti anche tu tanta pace!
Della televisione ormai fai casa e bottega
e mi hai spinto a scrivere "La bottega dell'anima"
per rigenerarla dalle tue vessazioni
al modico costo del canone Rai.
Regala un po' di spazio anche a noi,
miseri mortali, modesti e oscuri autori,
illusi scrittori che per numero superiamo
finanche questi... poveri lettori!
Viviamo tempi di progresso e luce
con la cultura che vola, tranne quella morale,
inutile balla per non dire palla al piede
e, così, d'incanto, non all'incanto,
neanche la nazionale lo vuole,
dopo attori e presentatori, ecco appare
l'ingenua immagine di un povero calciatore,
tutto istinto e poca testa, bravo solo terra terra,
finanche scrittore delle sue tante cassanate,
per non dir vere e proprie cazzate,
sempre meglio le dolci cassate!
È già pronta la divin condanna
con un campionato tra le donne
per curar la sua mania e le 700 sue follie!
Andate cauti con la mia scrittura,
presa male può portar solo iattura
e nulla possono amuleti e fatture!
Da tempo faccio satira salutare
per depurare un po' l'ambiente
e salvaguardare i nostri figli
da tempi bui, difficili e perdenti
con genitori (compagni, partner ed amanti!),
tutti incoscienti!