Noi, anime disperse
in un caos di ghiaccio
e di fuoco:di astratto,
prigioniere della materia,
giammai ricordammo il
sangue che la storia ci
mostrava; giammai
osservammo le nostre
mani di sangue,
di pianti e di urla.
Ahi anime empie,
dannate dal rancore e
dall'invidia, pietre
di vergogna e di morte:
pietre di lapidazione.
Meditate che questo
siete e questa é la vita.
Tu, uomo, sei il sepolcro
d'ogni altro uomo;
la tua vita é l'altrui morte.
Una vita che é, in gran
parte, sopravvivenza.